Le scosse sismiche del terremoto del 2012 hanno danneggiato ovunque edifici storici, case, uffici, chiese e molti altri luoghi nelle città.
A Bondeno, con l’aiuto della comunità, grazie a uno speciale Fondo di Solidarietà, e sotto la guida di un grande architetto italiano, Mario Cucinella, è stato costruito un nuovo centro polivalente a disposizione degli abitanti.
Se l’architettura ti appassiona, conoscerai sicuramente Cucinella: ha già lavorato in Emilia Romagna ad altri progetti, come l’asilo comunale Guastalla, a Reggio Emilia, di cui abbiamo parlato sul blog nell’articolo Architettura sostenibile: 5 progetti che ispirano.
Se ti interessa scoprire il progetto del Centro Culturale di Bondeno, ti raccontiamo tutto qui!
Ripartire dallo sport e dalla cultura
Il nuovo Centro di sport e Cultura a Bondeno è stato costruito nel 2017 da un team di giovani professionisti under 30 (architetti e ingegneri) guidati da Cucinella, che hanno lavorato in sinergia con la popolazione del posto e a fianco delle istituzioni locali.
Sono 3 le caratteristiche salienti del progetto:
- Appartenenza, il legame tra il territorio, le persone che lo abitano e l’edificio si esprime nella forma di quest’ultimo, che richiama un covone di fieno, un elemento che si ritrova spesso nel paesaggio circostante, caratterizzato da attività agricole.
- Polivalenza, il Centro è stato disegnato per ospitare diverse attività in spazi dedicati, come palestra, teatro, cinema e sala conferenze. In questo modo gli abitanti di Bondeno hanno un unico punto di riferimento per numerosi interessi condivisi.
- Sostenibilità, la struttura è alimentata da pannelli fotovoltaici che producono energia solare rinnovabili e i consumi sono contenuti dal sistema per facciate +Schüco AOC 50 TI.SI, che coniuga elevate prestazioni di isolamento con un una struttura di montanti sottili, rivestiti in legno, e grandi vetrate.
Le facciate circolari del Centro Culturale di Bondeno sono inoltre equipaggiate con sistemi frangisole e oscuranti, per distribuire al meglio la luce naturale negli ambienti e ridurre il surriscaldamento dei vetri.
Offrire alle persone un luogo di incontro e socialità è fondamentale a seguito di un evento traumatico, per sviluppare una coscienza civile e collettiva.
Sistemi in alluminio Schüco per ogni progetto
Un’esperienza simile a quella del Centro di Bondeno, che però parte da motivazioni completamente diverse, è la costruzione del bivacco Camardella, un rifugio per alpinisti sul ghiacciaio del Rutor, in Val d’Aosta.
Ti raccontiamo la sua storia nell’articolo Architettura in quota tra i ghiacci perenni.
Noi di Schüco progettiamo e realizziamo sistemi in alluminio che possano dare vita a progetti come questi, assecondando l’estro degli architetti (come nel caso del Centro di Bondeno) e garantendo un’ottima resistenza a condizioni atmosferiche estreme (come nell’esempio del bivacco Camardella).
Vuoi scoprire altri nostri progetti? Vai alla sezione del blog Cantieri, città, visioni.
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