Stile minimale, efficienza energetica e massimo apporto di luce naturale: queste tre caratteristiche sono la sintesi del progetto che l’architetto Massimo Rosa ha realizzato a Savigliano, in provincia di Cuneo, ristrutturando un immobile preesistente degli anni Sessanta per farne la sua abitazione e il suo studio.
La compresenza della dimensione abitativa privata e pubblica dell’architetto rendono la T-House un luogo unico, fatto di soglie invisibili e di un equilibrio sottile tra dimensione familiare e professionale.
Arredo pop e contemplativo
La T-House si affaccia sul verde ed è inserita in un contesto residenziale urbano, nel quale spicca per la sua originalità: i giochi di trasparenze che Rosa ha studiato per la sua casa-studio moltiplicano lo spazio in un continuo dialogo tra interni ed esterni, tra gli spazi privati e quelli di lavoro, disegnando volumi di luci e di ombre a seconda della posizione del sole durante le ore della giornata.
L’estetica minimal è data dai volumi geometrici e squadrati dell’edificio e dalla presenza del colore bianco, che riveste la pareti interne e le facciate esterne della casa. La tonalità chiara e neutra contribuisce a donare un senso di leggerezza alla struttura, amplificata dalla luce naturale che filtra dalle finestre scorrevoli.
La presenza della natura è allo stesso tempo dinamica, con i raggi solari che ri-configurano sempre lo spazio e lo sguardo, e poetica, con l’inserimento di un cortile interno all’abitazione, dotato di una piscina e di un esemplare di acero. La costruzione di un paesaggio interno, sintetico nella sua apparizione, composto da due soli elementi (acqua e vegetazione), diventa anche la proiezione di un sentimento di contemplazione interiore, quasi zen. Gli abitanti della casa possono godere del susseguirsi delle stagioni grazie alle ampie finestre che circondano tutto il perimetro dell’edificio e il cortile interno, immergendo la famiglia Rosa nel “tempo” atmosferico sempre mutevole: neve, pioggia, vento e sole.
Gli ambienti interni ed esterni della casa sono “popolati” da elementi d’arredo “pop” coloratissimi e decorativi, con alcuni pezzi che hanno fatto la storia del design, come il “Pratone” di De Rossi, accostati a mobili dalle linee essenziali e dalle tonalità chiare, in legno e ceramica. Il contrasto crea un dinamismo inaspettato tra gli spazi e stimola continuamente lo sguardo.
La luce naturale è protagonista grazie alla finestre Schüco
Per realizzare i suoi ideali estetici e funzionali, l’architetto Rosa si è affidato a noi, scegliendo gli scorrevoli in alluminio Schüco Panorama Design ASE 67 PD, il modello AWS 75 per le finestre e sistema per facciate panoramiche Schüco FWS 35 PD. La flessibilità delle nostre soluzioni in alluminio permettono di adattarle a qualsiasi esigenze progettuale e le caratteristiche del metallo garantiscono:
- Isolamento termico e acustico, anche fino ai livelli Passive House (se ti interessa l’argomento delle architettura sostenibili, in questo articolo del blog trovi altri 5 progetti che ispirano)
- Possibilità di sostenere ampie specchiature panoramiche, per far filtrare più luce naturale.
- Facilità di accesso agli ambienti, con la soglia 0 level, a filo pavimento
- Sezioni in vista di pochi millimetri, con profili in alluminio sottili ed eleganti, per una resa estetica “essenziale”.
Inoltre, un elemento essenziale per assicurare ottime prestazioni degli infissi nel tempo è la posa, che nel caso della T-House è stata eseguita da un nostro Premium Partner presente sul territorio. I nostri prodotti, uniti al know-how dei serramentisti italiani aderenti alla nostra rete di fiducia in tutta Italia, offrono al committente finale un’esperienza di fornitura unica.
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