L’articolo è aggiornato all’anno corrente. È possibile che nel corso dei mesi si introducano novità o modifiche alle modalità di ottenere le agevolazioni. Per eventuali aggiornamenti ti consigliamo di consultare i siti istituzionali dell’Agenzia dell’Entrate e del Governo.
Se ti stai facendo questa domanda probabilmente hai in mente un piano di ristrutturazione della tua casa e stai cercando di capire come risparmiare sulle spese grazie agli incentivi fiscali dell’Ecobonus attualmente in vigore.
La legge di Bilancio del 2022 ha prorogato la scadenza dei finanziamenti per gli interventi edilizi fino al 31 dicembre 2024 e tra questi c’è l’Ecobonus.
In questo articolo condividiamo con te tutto quello che c’è da sapere su quest’agevolazione, per aiutarti a comprendere se può essere utile per il tuo progetto.
Cominciamo!
Che cos’è l’Ecobonus 50%?
L’Ecobonus è una misura (regolata dal decreto legislativo 63-2013 Art.14) volta ad incentivare, attraverso detrazioni fiscali, il miglioramento energetico delle unità immobiliari.
L’Ecobonus copre interventi per locali ad uso residenziale e commerciale ed è ottenibile per lavori che coinvolgono sia l’intero edificio, sia solo una parte di esso, ad esempio le finestre.
Per “miglioramento energetico” dell’edificio di intende un aumento delle prestazioni di isolamento termico, ad esempio attraverso la coibentazione con cappotto termico, il rinnovo della stufa a pellet e del camino per sostituirli con una caldaia di ultima generazione.
Non solo: l’Ecobonus comprende il rifacimento dei tetti e della facciate, e la sostituzione di vecchie finestre non più performanti.
Come funziona l’Ecobonus?
Questa agevolazione copre interventi finalizzati all’isolamento termico, per immobili sia ad uso commerciale o produttivo, sia ad uso residenziale, purché già esistenti e dotati di impianti di climatizzazione.
Gli interventi che rientrano nel bonus devono essere di sostituzione di elementi già installati o di una parte di essi.
Quali sono i requisiti per ottenere l’Ecobonus?
Possono beneficiare di questo incentivo le seguenti categorie:
- Proprietari di un immobile
- Persone che hanno titolo di detenzione di un immobile (ad esempio parenti conviventi, inquilini)
- Contribuenti che sostengono spese per la riqualificazione energetica, ad esempio amministratori condominiali e aziende.
L’Ecobonus può essere intestato a un soggetto Irpef (persona fisica) o a un soggetto Ires (persona giuridica, ad esempio una società).
Quali sono i limiti massimi di spesa per le detrazioni Ecobonus?
Il limite massimo di detrazione ammissibile è 60.000€ per singola unità immobiliare.
Se hai in mente di sfruttare gli incentivi statali anche per un’altra unità abitativa (è l’eventualità delle seconde case), è possibile farlo grazie al Superbonus 110%: leggi il nostro articolo per saperne di più.
Come fare richiesta per l’Ecobonus?
Puoi richiedere l’Ecobonus quando hai terminato i lavori, tramite il tuo commercialista, che preparerà un’apposita dichiarazione da presentare all’Agenzia delle Entrate, secondo le tempistiche indicate nella Legge di Bilancio.
In alternativa all’utilizzo della detrazione fiscale, è possibile richiedere due modalità di rimborso: la cessione del credito e lo sconto in fattura.
Nel dettaglio, lo sconto in fattura prevede uno sconto immediato sul totale dell’importo dovuto: sarà il fornitore a recuperarlo sotto forma di credito d’imposta e potrà cederlo ad altri soggetti. Mentre con la cessione del credito sarà il beneficiario del bonus a cedere l’importo speso a un soggetto terzo, come ad esempio la banca.
Se stai pensando di sostituire gli infissi della tua casa o di ristrutturarla, questo è il momento migliore per farlo e scegliere dei nuovi serramenti approfittando dell’Ecobonus!
Vuoi approfondire l’argomento delle detrazioni per gli infissi 2022?
Leggi l’articolo sul nostro blog Detrazioni infissi per il 2022 .