18/12/2024

Progettare con un approccio olistico

Anche il modo in cui progettiamo gli spazi può influenzare il nostro benessere. Il nuovo HQ di Bonfiglioli Spa nasce con un approccio olistico e sostenibile.

Anche il modo in cui progettiamo gli spazi può influenzare il nostro benessere. Il nuovo HQ di Bonfiglioli Spa, punto di riferimento a livello mondiale per la produzione di motoriduttori, sistemi di azionamento, riduttori epicicloidali, inverter e motori elettrici, nasce proprio da questa convinzione, con un approccio olistico e sostenibile.

La nuova sede, frutto di una progettazione integrata a cura di PPA – Peter Pichler Architecture, è ubicata a Calderaro di Reno (provincia di Bologna) e occupa circa 5.500 mq di superficie e 40 m di altezza. Questo edificio innovativo non è solo un luogo di lavoro, ma un manifesto di come la bellezza e la buona architettura possano migliorare la qualità della vita quotidiana, creando un legame armonico tra persone e spazi.

Ogni dettaglio del progetto è stato studiato per perseguire un obiettivo preciso: creare un edificio che non solo coniughi efficienza e funzionalità, ma che rappresenti anche i valori fondamentali dell’azienda, come la ricerca dell’eccellenza, il rispetto per i collaboratori e l’attenzione all’ambiente. Il risultato è una struttura che incarna il concetto di design sostenibile, con geometrie intelligenti, un involucro leggero e una straordinaria valorizzazione della luce naturale.

Elementi come il giardino al piano terra, che favorisce una comunicazione diretta tra interno ed esterno migliorando la ventilazione naturale, e le sei terrazze esposte a sud, da cui si gode una vista unica sui colli bolognesi, rendono l’esperienza quotidiana dei collaboratori più ricca e piacevole. La rete in alluminio personalizzata, che riveste il lato sud dell’edificio, non solo garantisce protezione solare, ma richiama i materiali utilizzati nei prodotti dell’azienda, aggiungendo un tocco simbolico al design complessivo.

Soluzioni in alluminio per “giocare con le forme”

Le soluzioni in alluminio Schüco sono state scelte per rispondere alle esigenze di un progetto così ambizioso. La loro solidità, estetica minimale e prestazioni durevoli hanno rappresentato la base perfetta per trasformare le idee dei progettisti in realtà.

Una delle maggiori complessità del progetto è stata data dalla necessità di sviluppare componenti speciali fuori standard che permettessero alle facciate in alluminio di interagire tra di loro e con gli elementi strutturali dell’involucro. Grazie alla collaborazione tra il Custom Engineering di Schüco Italia, lo studio PPA – Peter Pichler Architecture e il serramentista Pichler Projects srl, con 629 ore di progettazione e laboratorio impiegate e 6 nuovi codici, è stato possibile creare sistemi su misura che garantiscono isolamento termico ottimale, resistenza al vento e uniformità estetica, preservando la leggerezza visiva della struttura.

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Dopo un attento studio di fattibilità, si è optato per una soluzione mista, la facciata strutturale “a montanti sdoppiati”, che, grazie all’integrazione del sistema in alluminio standard Schüco FWS 60 con il sistema Schüco FWS 60 SG (Structural Glazing) custom, permette di isolare ogni piano, assorbire i movimenti dell’edificio e supportare i grandi vetri che definiscono l’estetica dell’involucro. La configurazione Structural Glazing, inoltre, esalta l’effetto “tutto vetro”, conferendo alla facciata una pulizia formale e una trasparenza uniche.

Anche i dettagli sono stati curati con estrema attenzione: i profili in alluminio nero ossidato aggiungono eleganza e raffinatezza, garantendo al tempo stesso durata nel tempo e resistenza agli agenti atmosferici.

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